di Eliana Federiconi
Giobbe si ostinò a chiedere a Dio il perché delle sue sciagure, si sentiva nel giusto, si sentiva un uomo retto e quindi non riusciva ad accettare la sua situazione di grande sofferenza, che mette a confronto con gli empi (che a suo dire prosperano sempre).
A volte ci dobbiamo arrendere nel chiedere a Dio perché non cambia la nostra situazione. Noi vogliamo per forza, noi dobbiamo sapere!!!
Ma Dio è DIO e solo lui sa se e quando ci farà sapere il perché di ciò che ci accade.
Come possiamo pretendere di giudicare quello che opera Dio? Se abbiamo fede andiamo avanti e non ci lamentiamo più di tanto; Dio lo sa che stiamo soffrendo, ma forse noi non abbiamo ancora imparato una lezione, o forse Dio ci vuole spingere al massimo per vedere quanto è grande la nostra fede. Piuttosto impariamo a fare autocritica e controllare se abbiamo peccati non confessati ed andiamo a Lui con umiltà.
A volte è difficile, è dura, ma lui vuole plasmare la nostra vita per renderla simile a Lui, ci ama e vuole solo il nostro bene, prima o poi, se perseveriamo, saremo riempiti di benedizioni.
Io ho imparato una cosa da una cara sorella:” Quello che non capisci accettalo per fede”
Perciò lasciamolo lavorare!!!!!