da paroledivita.org – Meditazione del 11/01/14
CONTROCORRENTE
Dare gioiosamente, è un invito presto letto e presto dimenticato. Tocca una corda molto sensibile in me, quella dell’istinto del possesso, e comporta un rischio, quello di impoverirmi. Nella nostra civiltà occidentale, ogni cosa ha un prezzo, tutto si compera, tutto si vende, nulla viene dato; e per così dire, desta quasi stupore che non sia tassata anche l’aria che respiriamo. Ciascuno desidera ricevere di più e accumulare o spendere per la sua propria soddisfazione. Devo forse stupirmene… quando constato che, benché io sia credente, mi è talvolta abbastanza penoso dare o essere disponibile per gli altri? A volte vorrei fingere di non avere questo sentimento che mi procura imbarazzo e vergogna, ma non posso essere ipocrita con me stesso, non posso fare finta di niente. Eppure ho letto correttamente: “Dio ama un donatore allegro”. Essere un donatore sia pure, ma allegro, ecco ciò che veramente non mi è connaturale, che mi procura qualche perplessità. Ebb ene, imparando a donare, distolgo lo sguardo da me stesso per porlo sui bisogni del mio prossimo, e so che, in questo, ho l’approvazione del mio Maestro che ha dato la sua vita per me. Ma non è soltanto quella che cerco, ma il mio sentirmi bene con me stesso e nei confronti di chi sta peggio di me. E non crediamo, con ciò, di impoverirci! Anzi, diventiamo ricchi dentro. Per questo ci vuole una grande fede; fede in Dio che non ci farà mancare niente e che ci darà sempre quello di cui abbiamo bisogno. Andando cosi controcorrente rispetto alle abitudini ed alle tendenze che vediamo attorno a noi, siamo felici perché ubbidiamo ai comandamenti di Dio e, dal canto suo, Egli non sarà mai nostro debitore..