E’ diffusa consuetudine che molti aspettano il nuovo anno solare per iniziare nuovi propositi precedentemente configurati. Verso la fine di dicembre sentiamo dire “Per il prossimo anno, vorrei …”, neanche se il nuovo calendario che adottiamo abbia qualcosa di speciale che ci consenta di realizzare nuovi progetti. Non dico che non sia buono avere nuovi propositi (considerando i precedenti scaduti), ma ci sono almeno due fattori da tener presente: la costanza e l’impegno. Si parte in quarta e poi si deve scalare in terza, poi in seconda … e poi forse si rischia anche di innestare la retromarcia! Perché aspettiamo il 1° gennaio per attuare buoni propositi (forse troppo rimandati)? C’è un altro detto che mio padre era sovente ripetermi: “Chi ha tempo non aspetti tempo”. Può succedere, infatti, che nella nostra vita non siamo abbastanza accorti e pronti per approfittare di occasioni: la pigrizia, il timore, la mancanza di coraggio ci fanno sciupare eventi importanti, rimandando ulteriormente qualcosa che invece dovremmo affrontare subito. Non sappiamo se ci si può presentare un’altra occasione! Come credenti, abbiamo ricevuto la grazia della vita eterna nel momento perfetto che il Signore aveva preventivato. Molto probabilmente perché qualcuno ha saputo parlarci del piano della salvezza cogliendo una particolare occasione. Ed è questo un ottimo atteggiamento che ogni credente dovrebbe adottare. E’ infatti scritto nella Parola che “Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo per mezzo di Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»”(Ebrei 4:7). Senza fare inutili gesti scaramantici, dobbiamo vivere ogni giorno come l’ultimo … perché lo è per molti nel mondo che non hanno approfittato della salvezza che ha bussato alla loro porta.; o che se l’hanno fatto, l’hanno rifiutata aspettando un momento più opportuno.
24/12/2011