di Enrico Lombardi
Satana non si è opposto a nessun’altra dottrina con tanta tenacia come nei confronti della dottrina di una vita ripiena dello Spirito. L’ha riempita di confusione, l’ha ostacolata, l’ha circondata di false nozioni e paure, a tal punto che molti credenti pensano che essere ripieni di Spirito sia una condizione “ascetica” alla quale solo alcuni possono arrivare. Il convincimento che una vita ripiena di Spirito sia una meta così faticosa da raggiungere, e per questo riservata a pochi, ha portato come conseguenza la convinzione del fatto che si può vivere tranquillamente la fede in modo “spensierato”, “rilassato”, senza doversi impegnare troppo a vivere il cristianesimo come fanno alcuni missionari o pastori che conosciamo. La verità è che la vita ripiena dello Spirito Santo non è una edizione speciale o di lusso del cristianesimo. È parte integrante del piano completo di Dio per il Suo popolo. Non c’è niente di strano né di bizzarro, né di tetro nello Spirito Santo e la Scrittura ci presenta la condizione di vita ripiena di Spirito, come una condizione normale del cristiano, di qualsiasi cristiano. Essere riempiti dello Spirito non è una esperienza mistica che ci travolge in un momento preciso della nostra vita e ci trasforma in un essere umano super spirituale. Se tu credi che si possa vivere la vita cristiana senza essere ripieni di Spirito, se credi che esista una sorta di “Vita più profonda” alla quale non tutti i cristiani riescono ad arrivare, stai commettendo un grandissimo errore. Parlare di una “vita più profonda” significa esporre qualcosa di non più profondo che la semplice religione del Nuovo Testamento. La “vita più profonda” o “di livello superiore” è tale solo perché la via cristiana della maggior parte dei credenti è tragicamente superficiale. (citaz. Dal libro “Gemme di Tozer” Ediz.CLC). La pienezza dello Spirito deve essere una condizione normale del credente, ma attenzione perché non è un processo automatico, questa è una condizione che va costantemente ricercata, curata, coltivata. Come vediamo infatti in Efesini 5:18,19 in Atti 6:3 ed in altri versi della scrittura (un bell’esempio lo troviamo in Galati 5:16-23), il cristiano è esortato, comandato a vivere una vita sotto la guida dello Spirito Santo e non possiamo farlo se non siamo riempiti dello Spirito. Diciamo di essere credenti, ma come stiamo camminando? In cosa rimettiamo i nostri affetti? A cosa dedichiamo la maggior parte del nostro tempo (oltre al lavoro/studio e famiglia)? Dove va il nostro pensiero la mattina quando ci alziamo e la sera quando andiamo a letto? Quali sono le cose che ci fanno gioire? Quali quelle che ci fanno soffrire? Rispondiamo sinceramente a queste domande e scopriremo senza ombra di dubbio se lo Spirito Santo ha il controllo della nostra vita. Una riflessione per tutti noi, un esercizio che dovremmo fare con una certa regolarità, perché dal modo in cui noi camminiamo dipendono la nostra salute spirituale, quella della nostra famiglia, della nostra chiesa… e non per ultimo, la salvezza dei nostri cari che non conoscono il Signore.