Al posto mio

Chiesa Cristiana Evangelica AB Dragona

Annalisa

Mi chiamo Annalisa, ho quarantotto anni, felicemente sposata, madre di tre figli, da un mese nonna. Lavoro e studio. Premetto che sarò riassuntiva al massimo perché la testimonianza della mia vita è più un intenso romanzo ricco di eventi per lo più tragici, vissuti fino allo spasmo.. ma felicemente superati per grazia di Dio.

Già in tenera età avevo compreso che ogni giorno dovevo combattere.. dalla mia cucciola Diana morta ammazzata che mi lasciava sola, alle morbose e sordide attenzioni di un vecchio zio che invece sola non mi lasciava! Adolescente mi facevo un sacco di domande insolite per la mia età e mai nessuno rispondeva…anche allora studiavo e lavoravo ma, a diciotto anni, la depressione era regina della mia vita… Nonostante ciò ero continuamente a caccia del senso della vita; non trovavo nulla per cui valeva la pena lottare e vivere, non parlavo a nessuno dei miei dilemmi esistenziali, non avevo fiducia nell’essere umano, inoltre il grave disordine morale in cui mi trovavo, le conseguenze che pagavo, tutto mi faceva sentire una vecchia consumata!

Cercai la risoluzione dei miei problemi nel suicidio, convinta che se avessi ucciso il corpo, lo spirito sarebbe stato libero di vivere! Che follia! Dio mi preservò, nonostante centocinquanta punti di sutura sulle braccia e un mese d’ospedale; quel Dio che rinnegavo e allo stesso tempo volevo trovare, ovunque: nella natura, nella famiglia, nella filosofia, nella politica, nelle religioni, nella droga..mi risparmiò! Ero (come si dice) da capo a dodici, come prima, anzi peggio! Tutto ciò che di male c’è in giro, a me toccava viverlo!

“Ma la vita non può essere questo”, mi ripetevo del continuo. Avvenne un evento che catalizzò la mia attenzione! A ventidue anni divento mamma di J., e visto che sono vissuta in una famiglia di sani principi, decido di non pensare più a me stessa, e mi dedico a mio figlio. Con l’aiuto di papà, mamma e fratelli, mi libero di alcune zavorre pesanti della mia fragile esistenza. Conosco G., mio marito, e con J. cerco di rimettere insieme i cocci di una vita che per forza dovevo vivere! Un tramonto o un mare impetuoso mi emozionava: “Dio dove sei?” gridavo, “hai fatto tutto perfetto, ma qualcosa sull’uomo si è inceppato!”. “Dio, o chi per te, dammi pace e più che altro rispondi!”.

Determinata vado dal prete della mia parrocchia, e giorno dopo giorno lo bombardo di domande; nel frattempo dopo due gravidanze finite male, nasce D. …avevo paura.. e pensavo: “e se i miei figli mi avessero fatto le stesse domande che facevo io ai miei?” Padre Mariano era terribilmente scocciato dal mio parlare, mi trascinava in ufficio, dalla scrivania tirava fuori un libro e lo sbatteva con rabbia sulla stessa!”mi hai stancato! Leggiti le risposte che vuoi sulla Bibbia!”. Leggevo… erano anche belle storie, ma che centrava con la depressione e i problemi esistenziali? Quel Dio sovrano al quale nulla sfugge, a mia insaputa mi soccorreva (e quante volte lo ha fatto!). Michele, che anni prima cercava in tutti i modi di parlarmi del Vangelo, aveva rintracciato la nostra casa, e ogni tanto al citofono diceva: “Sono passato a salutarvi”, con la Bibbia sotto il braccio. Lui leggeva dalla sua, io dalla mia, e mi guidava nella lettura e nella preghiera.. e un mondo iniziò a schiudersi ai miei occhi… al cuore!

Improvvisamente compresi tutta la mia sporcizia, ribellione, peccato.. le parole di Gesù guarivano e costruivano, non avevo trovato una buona religione, ma avevo scoperto Gesù, una persona vivente che attraverso il Vangelo saziava la sete di risposte che da sempre mi angosciavano! Dio, il Creatore rispondeva alla sua creatura! Nel frattempo nasceva L., la mia terzogenita, e con mio marito (che liberalmente decise anche lui di conoscere il Dio della Bibbia) facemmo un passo di coerenza, entrambi accettammo di seguire gli insegnamenti di Gesù, provando di applicarli alle nostre vite. La nostra vita ha un sacco di difficoltà, ed è faticoso viverla, ma la differenza la fa la presenza di Gesù. Spariti dubbi, incertezze, domande non risposte, depressioni varie, quello a cui io e G. non rinunceremmo mai, è la profonda pace del cuore che è sinonimo di pace con Dio!

“Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore: – pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi mi invocherete, verrete a pregarmi e Io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore, Io mi lascerò trovare da voi- dice l’Eterno”. Geremia 29:11-14

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